A sentir parlare di mosaici ci aspettiamo spesso di vedere qualcosa di piatto posizionato su un pavimento o incastonato su un antico mobile. In realtà sono possibili innumerevoli tipologie di applicazioni e struttura del mosaico, infatti le nuove tecnologie consentono di sviluppare quest'arte su tutti i piani dello spazio.
Parliamo oggi di MOSAICO 3D.
Gli effetti 3d si possono ottenere sia lavorando su superfici molto articolate come una scultura, sia lavorando su mosaici che andranno a parete utilizzando degli spessori di supporto che formano diversi livelli sul piano di lavoro, come nel caso di un appendiabiti da parete.
La lavorazione su superfici tridimensionali, in particolar modo su volumi sferici, conici, con spigoli netti o con forme curve, richiede un taglio delle tessere differente da quello usato solitamente sulle superfici piatte.
Ti spiego cosa intendo con le immagini grafiche (vedi sotto) che esplicano meglio il significato della frase "tagliate diversamente".
COMINCIAMO!
- Quando lavoriamo su una superficie curva ci saranno dei punti dove le nostre tessere non si accosteranno più in maniera perfetta. Sulle curve molto pronunciate la parte inferiore delle tessere si toccherà generando così un interstizio più largo rispetto a quello che avevamo ottenuto fino a quel momento.
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Quando incontreremo gli spigoli vivi (per esempio in un cubo) le tessere si toccheranno generando un vuoto proprio sull'angolo a rovinare la continuità musiva del lavoro.
- In entrambi i casi appena esposti, le tessere dovranno essere tagliate nel loro spessore obliquamente.
Il mosaico tridimensionale richiede molto tempo di lavorazione ma vale la pena provare.
Troverai molte applicazioni su cui lavorare, dai vasi ai piatti, oppure per i più audaci, consiglio di costruire autonomamente il supporto con l'accortezza di non farlo troppo pesante. Infatti al peso della struttura si aggiungerà quello del materiale musivo, lo smalto o il marmo.
Fai attenzione, più le tessere usate saranno spesse e più spesso dovrai ricorrere al lavoro di taglio; più saranno basse le tessere e meno si vedrà l'interstizio fra una tessera e l'altra.
NOTE E CONSIGLI
- Ricorda che l'interstizio è parte fondamentale del mosaico, quindi lavora lasciando il giusto spazio fra una tessera e l'altra e fai i in modo di mantenere tale distanza costante su tutto il lavoro.
- Non ti ricordi cos'è l'interstizio? Puoi consultare il glossario di mosaico.
- Sperimentare, sperimentare, sperimentare!
Buona lavoro.
A cura di Giorgia Palombi
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Luisa Carrillo (lunedì, 02 luglio 2012 02:00)
Mil felicitaciones!