Quando un filo è in grado di unire l’Italia! Abbiamo incontrato le curatrici del progetto Knitting Relay, la staffetta del lavoro a maglia e ci hanno raccontato idee, iniziative e sorprese che hanno caratterizzato 8 mesi di lavoro.
1. Knitting Realy, la staffetta del lavoro a maglia. Ci spiegate il progetto?
Il progetto nasce con l’intento di una piacevole condivisione tra persone che si esprimono creando. Una nuova rete sociale che passa da internet alle case e ai laboratori di menti&mani creative. Un nuovo modo di fare contatto, di creare scambi, ampliare orizzonti, di “intrecciare” amicizie, un’idea semplice e genuina, senza fini presuntuosi, ma con l’obbiettivo di unire le creatività più disparate mediante un viaggio che attraversa l'Italia.
Knitting Relay è nella sua concretezza un manufatto multicolore, principalmente composto da lana, che è stato realizzato da 30 donne che non si conoscono tra loro e che se lo sono passate come una staffetta, facendolo viaggiare per posta: 27 città e 12 regioni sono state attraversate. Ogni partecipante ha realizzato il proprio contributo aggiungendolo al lavoro realizzato dalle precedenti partecipanti per poi passarlo alle successive. Questo passaggio del testimone è durato 8 mesi.
2. Il vostro "filo d'Arianna" si evolve nel 2011, l'anno del 150° anniversario dell'Unità d'Italia e come per magia siete riusciti a unire le mani di tante creative in un unico manufatto. Un caso?
Il progetto nasce per gioco, con l'obbiettivo di creare una rete di condivisione tra persone accomunate dalla stessa passione per il lavoro fatto a mano e nello specifico per la lavorazione della maglia. Quella dei 150 anni è una pura coincidenza più che un caso, che si presta bene a rappresentanza di un progetto che punta alla collettività e alla condivisione.
3. Il lavoro finito è stato di recente esposto al MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza) e gli applausi sono stati immediati. Cosa ha conferito tanto successo al progetto secondo voi?
La condivisione! Questo è stato il motivo caratterizzante che ha conferito il successo del nostro progetto. In questo viaggio durato 8 mesi, ci siamo accorte che la gente si lascia coinvolgere con entusiasmo nelle iniziative collettive, tanto più quando queste confluiscono in progetti a taglio sociale. Così come è avvenuto per noi. Knitting Relay ha saputo riunire ed unire persone sconosciute, che con costanza e piacevolmente hanno seguito per un lungo periodo, una staffetta che nella sua concretezza ha viaggiato principalmente in rete. Pensate al numero di fans che ha seguito e tutt’ora segue questa avventura attraverso facebook. A conclusione di tutto, volevamo una giornata speciale per il nostro Knitting Relay, e a fare da cornice è stato il MIC, il prestigioso Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, che grazie all’entusiasmo della sua Direttrice ha accolto il nostro evento conclusivo.
4. Su quali punti si è concentrata la conferenza tenuta durante l'inaugurazione della mostra?
Durante la conferenza abbiamo illustrato il progetto nella sua interezza: viaggio e manufatto, attraverso una sequenza di immagini proiettate in power point. Abbiamo in anteprima presentato la seconda edizione: “Knitting Relay - The Challenge”, che lanceremo su facebook solo nei prossimi mesi. Abbiamo introdotto i progetti di: Emergency e “Mettiamoci una pezza”, che rispettivamente nelle persone di Fiorenzo Pascucci e Donatella Mecchia sono stati illustrati al nostro pubblico. A conclusione abbiamo rivolto i nostri doverosi ringraziamenti agli sponsor e alle persone che hanno permesso la realizzazione dell’evento conclusivo del nostro progetto.
5. Avete organizzato dei workshop con l'obiettivo di trasmettere in breve la magia del lavoro a maglia al grande pubblico. Come è andata?
Per i workshop avevamo lanciato una richiesta di collaborazione ai nostri fans (e non solo) della pagina facebook, ai quali è stato richiesto la realizzazione e l’invio di piccoli elaborati a maglia (crochet, ferri, cucito etc) a tecnica e tema libera da spedire al Museo. I workshop sono stati organizzati sia per adulti sia per i bambini. Il primo, consisteva nell’assemblaggio dei manufatti pervenuti (più di 80) giunti da tutta l'Italia e da 4 paesi esteri; mentre il workshop per i bambini è stato seguito dagli addetti del Laboratorio Giocare con L’arte del MIC.
Le 80 e più pezze utilizzate durante il workshop a realizzazione di un unico manufatto, dopo l’evento e la mostra (durata 7 giorni), sono stati donati all'Associazione Culturale Animammersa di l'Aquila e diverrà un intervento di Urban Knitting del 5/6 aprile nel capoluogo abruzzese per commemorare il terzo anniversario dal terremoto.
I workshop hanno riscosso ampio consenso. Sono stati pensati con l'intento di riunire quelle persone che per la prima volta si incontravano, dopo mesi di contatti esclusivamente tramite i social network e far condividere loro un piacevole momento di incontro e condivisione reale.
Ad Emergency abbiamo devoluto il ricavato del workshop.
6. Avete già pensato alla prossima edizione della staffetta?
Certo che si, e questa è stata appena presentata il 10 marzo a Faenza. Lanceremo in rete la nuova staffetta tra qualche mese. L’idea è quella di allargare i nostri confini ed estendere l’iniziativi ad altri paesi, visto l’importante successo che il nostro progetto riscuote tra gli utenti stranieri. Ma di questo ve ne parleremo prossimamente…
Grazie per il vostro gentile contributo: Andrea Kotliarsky, Lauraluna Ceccolini, Mariapia Gambino.
A cura di Serena Ciarcià
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lauraluna (giovedì, 12 aprile 2012 16:14)
Vi voglio ringraziare anche a nome di Mariapia Gambino e di Andrea Kotliarsky ( curatrici con me del progetto) per l'articolo e l'attenzione che ci avete dedicato.
Sarete tra i primi ai quali comunicheremo la seconda edizione non appena metteremo a punto " l'intera macchina " organizzativa!Un caro saluto Lauraluna
mariapia gambino (venerdì, 13 aprile 2012 12:48)
Grazie per questo spazio. Crediamo nell'opera collettiva e nella condivisione e diffusione di idee, per merito anche di persone come voi che credono in questo. Ancora grazie. Mariapia
Daniela Gioda (martedì, 17 luglio 2012 18:10)
Sono interessata a ricevere notizie sulla prossima opera collettiva,mi interesso di Fiber Art...Grazie