Animo Rock Romantico e un amore incondizionato per la manualità sartoriale. Queste le caratteristiche che contraddistinguono le collezioni di Maddalena Triggiani, stilista italiana che avanza, passo dopo passo, nel lussuoso vortice del fashion system.
Vincitrice già a soli 18 anni dell’allora ambito premio per giovani stilisti organizzato dal Non è la Rai, ha fondato la sua carriera su una modelleria estremamente creativa e dedicata sia all’uomo che alla donna. Le sue creazioni l’hanno incoronata stilista ufficiale di Miss Mondo 2010. Noi abbiamo avuto il piacere di incontrarla in una speciale intervista in occasione della sua ultima sfilata in Milano.
Milano, 14 aprile 2011: è la data della tua ultima sfilata svoltasi in piena settimana del Design. Una coincidenza?
È stata una scelta valutata attentamente, ho preferito presentare questa collezione in un periodo estemporaneo a quello della Fashion Week milanese, infatti la presenza di giornalisti del settore è stata evidente considerando il fatto che solitamente nella fashion week il calendario è frenetico.
Hai battezzato la nuova collezione F/W 2011-12 “E.T.H.E.R.E.A.L. IMAGE”, vuoi spiegarci il significato e il mood che hai voluto racchiudere in questo?
Il filo conduttore della collezione mostra un’immagine impalpabile, indefinita ed evanescente, da qui il nome E.T.H.E.R.E.A.L. in cui i volumi e le forme si alternano come metafora degli stati d’animo di una donna. La principale ispirazione è la musica pop rock, il cinema e l’arte, in particolare quella di Antonio Canova evidente nelle fluidità delle linee, che si fondono e trasmettono le sensazioni che sono state tradotte per essere indossate. Spesso le mie collezioni sono state definite dall’anima “Rock Romantica” ed anche in questa è ben rappresentata dall’utilizzo della pelle spruzzata per gli abiti da sera o dal taffetàs impermeabile per l’alta moda.
Intarsi, applicazioni in pelle e uno studio approfondito della silhouette. Sartoria di ottimo livello per outfits di buon gusto. Vuoi raccontarci l’anima sartoriale della collezione?
L’anima sartoriale nasce dalla mia esperienza da modellista che tutt’ora contribuisce alla creazione di tutti i capi. Dal quando ho scelto di intraprendere questa professione la curiosità per la costruzione del modello mi ha portato a conoscere le tecniche per un’ottima realizzazione dei capi, dalla base allo sdifettamento che curo in prima persona.
La tecnica che è stata utilizzata è una sperimentazione sartoriale innovativa secondo la quale il capo di prét-à-porter e Haute Couture è creato a “getto”, cioè di pura creatività modellistica, senza tele o prove precedenti, trasmettendo l’idea nella sua essenza dalla prima forma alla sua concretezza finale. Tanto è vero che molti degli abiti sono stati creati e confezionati prima di disegnarli.
Gli intarsi e le applicazioni di pelle ritornano come impronta del mio stile che da sempre predilige i contrasti tra tradizione e innovazione. Nel prét-à-porter c’è sempre una costante ricerca per una “creazione” di alto livello, con finiture sartoriali e materiali pregiati.
L’Haute Couture è la creazione di abiti esclusivi, che rispecchiano l’anima della persona che li indossa pur mantenendo l’impronta dello stile, che va oltre le stagioni ed il passare del tempo, “una tela preziosa con un valore indefinibile”.
Interessanti le cromie utilizzate che variano dai toni più chiari, quasi evanescenti, ai più audaci. Da cosa è scaturita la tua scelta?
Ho voluto dare una sensazione cromatica che nasce dai toni del Rosa carne e diventa pura rappresentazione della passione nei toni del Rouge e del Purple. Il Verde da salvia al petrolio per l’impronta naturale, Il Nero pece per ricordare le tonalità notturne del cielo. L’avorio classico concesso per la sposa, per me sempre nel suo colore tradizionale. Nei tessuti un gioco di opposti per osare e definire l’incontro della tradizione e continua innovazione. L’organza di pura seta, la tripla organza, la pelle spruzzata, i bordi ed intarsi di pelle pitone, tessuto paillettes, jersey di seta, chiffon e crèpe de chine e raso in pura seta, il taffettàs ed il cavallino.
La collezione ha incluso dei total-look da uomo. A quale target di uomo sono rivolti gli abiti?
Disegnando spesso capi per artisti della musica e del cinema, c’è sempre un’impronta Rock Glamour. Questa collezione è rivolta ad un uomo deciso, che cerca sempre i particolari per distinguere la propria immagine che in questo caso si trova contrapposta all’eterea immagine di questa donna. Informale e riconoscibile.
Da sempre prediligo i tessuti tecnici, quelli degli impermeabili, i contrati di pelle e l’allure del raso di seta abbinato al jersey delle maglie sobrie e fluide.
Sono in cantiere prossimi appuntamenti?
Il prossimo appuntamento sarà a fine settembre per la presentazione della collezione PE 2012.
In contemporanea c’è la progettazione dei costumi di scena di “Parigi1899" il Musical diretto ed interpretato da Iaia De Rose, che debutterà a febbraio 2012 con una tournée che toccherà i maggiori teatri italiani. Lo spettacolo, che trae suggestione dalle atmosfere della Parigi Bohémienne e si ispira al capolavoro di Baz Luhrmann "Moulin Rouge".
A cura di Serena Ciarcià
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