E’ tornato FASHION CAMP, appuntamento annuale composto di due giornate in Milano dedicate interamente al futuro della Moda. Noi non potevamo mancare!
L’evento si propone di raccontare una nuova moda nata dagli esperti di settore, nuovi designer pronti a promuovere il proprio brand, informazione e blogger specifici del fashion system. Il tutto in una vetrina strutturata come un barcamp, ovvero una non-conferenza nata dalla voglia di condividere e apprendere nozioni in un ambiente libero e disponibile al confronto creativo di idee.
FASHION CAMP, giunto alla II edizione ha unito designer, artigiani, fashion blogger e coloro che amano sperimentare nuove tecnologie applicate al fashion system, integrando workshop, eventi collaterali e presentazioni con l’obiettivo di promuovere un idea di moda aperta e condivisa.
Madrina dell’evento Carla Gozzi, esperta di moda, conduttrice del programma televisivo “ma come ti vesti?”.
Una location ampia e luminosa ha ospitato l’evento in zona Tortona e innumerevoli sono state le conferenze, cha hanno visto la partecipazione attiva di noti giornalisti del settore come Arianna Chieli, dedicate marketing, allo shopping on-line e di conseguenza ai nuovi siti e-commerce che oggi hanno mutato il mercato delle vendite. Il futuro della moda si leggeva nelle parole di esperti del settore in una condivisione totale con il pubblico parlante.
Applausi e un pubblico coinvolto al convegno moderato da Jarvis Macchi, in cui è stato presente Paolo Iabichino, direttore creativo di Ogilvy, che oggi gestisce con il suo team campagne di comunicazione per noti brand italiani e internazionali. Ha esposto la sua teoria secondo la quale la pubblicità non necessita ormai di un target pre-fissato, quanto piuttosto di un interlocutore con il quale i brand devono mettersi in comunicazione ponendo l’obiettivo della connessione fra le parti non più al prodotto nato per soddisfare il bisogno ma all’etica del servizio.
Immancabili i workshop che hanno animato le due giornate, alcune dedicate alla creazioni di gioielli con materiale da riciclo, altre al photo-giornalismo del web, altri al tema Shabby e all’arte del Burlesque.
Una grande sezione è stata dedicata ai Temporary Shop, spazio dedicato ai giovani designer che hanno esposto e venduto le loro creazioni, tutti limited edition e di manifattura artigianale. Fra questi ricordiamo Arti Sani, Barbara La Lia, Fara collection, Maiden-Art, Sofia Retro Bazar e altri.
Un nuovo modo di comunicare il prodotto, di creare fatturati e soprattutto di comprendere un cliente che oggi vive in piena era telematica. Le logiche mutano, il prodotto necessita di motivazioni etiche e funzionali capaci di catturare l’interlocutore tramite l’emozione, noi non siamo più quelli di ieri e la moda di domani la stiamo costruendo insieme!
Gli scatti sono opera della nostra preziosa collaboratrice Photo-reporter Mkzphoto.com.
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