Tecniche di tessitura artigianale sono oggi utilizzate per rendere autosufficienti nella materia i ragazzi portatori di handicap. Un progetto ambizioso che riesce a coniugare l’insegnamento di antiche tecniche legati al tessile a un impresa socio-riabilitativa a favore della collettività. Grazie alla sapiente esperienza della maestra di attività manuali ed espressive, Luigina Gloriana Pastrello, ragazzi portatori di disabilità diventano infatti, telaio alla mano, abili tessitori.
Il laboratorio nasce con l’obiettivo di incrementare le potenzialità dei ragazzi donando loro la conoscenza, teorica e pratica, necessaria a metterli nella condizione di poter esprimersi creativamente. Obiettivo costante della maestra rimane quello di instaurare un percorso educativo e di socializzazione stimolando la creatività e l'attenzione di ragazzi.
L’iniziativa ha riscosso notevole successo e nell’arco di soli 4 anni, gli strumenti di lavoro all’interno del laboratorio sono aumentati; infatti adesso i ragazzi allievi possono utilizzare telai verticali per la tessitura di tappeti e arazzi, telai specifici per tessuti e sciarpe, telai a cornice e un telaio didattico a pioli.
Poche settimane fa si è svolta una mostra “Le vie della tessitura: La Canapa… di nuovo”, promossa dall’Associazione “Altre Trame” e dal Centro Socio-Riabilitativo “L’albero delle voci”, con il patrocinio del comune di Orvieto, in cui sono state esposti i lavori ottenuti in laboratorio dai ragazzi.
E’ evidente che non ci si accontenta presso il Centro "L'Albero delle Voci", dal momento che i ragazzi, oltre ad essere diventati abili nella più classica tecnica della tessitura "ordito e trama", sono riusciti in breve tempo ad apprendere una tecnica di tessitura a raggi concentrici sperimentata in passato, ovvero la tecnica "Mandàla", il cui termine in sanscrito vuol dire cerchio. Curioso sapere che in psicologia rappresenta un viaggio verso il centro di noi stessi per diventare individui, ovvero persone integrate con tutto ciò che ci circonda.
Tale tecnica ha destato talmente tanto successo da spingere il laboratorio a ideare, seguendo i temi del riciclo e riutilizzo, un sistema di realizzazione di lampadari a partire dai cerchi degli oblò delle lavatrici, come esposto lo scorso febbraio presso la mostra di lavori artigianali "Mettiamoci in mostra, riciclo e riutilizzo".
"Lo strumento della tessitura”, racconta l'insegnante Luigina Gloriana Pastrello “può essere utile per il controllo e la consapevolezza di sé, dei propri movimenti, e per la scoperta del rapporto tra causa ed effetto nella realizzazione di manufatti da esporre e nei quali rintracciare la propria abilità. Un'attività creativa semplice come la tessitura incoraggia l'apprendimento attraverso l'uso di materiali diversi, piacevoli da vedere e toccare, stimolando la percezione sensoriale. Altri aspetti di notevole importanza sono però la comunicazione e la condivisione, soprattutto per chi si trova nella condizione di chi 'riceve sempre', con poche occasioni di dare agli altri, quando è invece molto importante per il senso di sé, l'avere qualcosa da dare".
Il Centro Socio-Riabilitativo "L'Albero delle Voci" si propone di rendere i ragazzi portatori di handicap autosufficienti nell'arte della tessitura, al punto da coinvolgerli poi in attività con le scuole del territorio.
L’arte tessile acquista così, non solo un ruolo di primato fra le attività artigianali del nostro Paese, ma anche un ruolo che mira ad attività di riabilitazione sociale. Complimenti agli ideatori e a chi ha dato il proprio contributo affinché tutto ciò potesse essere realizzato.
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Gloria (domenica, 12 giugno 2011 21:01)
Grazie perché c'e chi ha voglia di proseguire un'arte così preziosa ciao e buon proseguimento