CAPOSSELA CREAZIONI. GIOIELLI CONTEMPORANEI

Profondo conoscitore di mondi antichi, Luciano Capossela crea micro-sculture altorilievi contemplabili ad occhio nudo reinterpretando con un design contemporaneo la mitologia greco-romana, opere liriche ed episodi della Genesi. Un insolito materiale, la ceramica a terzo fuoco smaltata e policromata, accostata alla lavorazione dell’oro giallo prevalentemente etrusca, attua un ponte tra tradizione ed innovazione. Ogni elemento ha una propria autonomia ma, integrato al metallo sapientemente modellato e rifinito, esibisce i tratti di una perfetta armonia conferendo al gioiello una forte connotazione artistica.

 

Un lavoro eclettico, frutto di una assidua ed ininterrotta ricerca del «gioiello fuori dal comune», che costituisce, per Luciano Capossela, un significativo momento di contatto costruttivo con l’arte.

 

Come e quando nasce la tua passione orafa?

Nel settembre del 2000, mi sono recato all’Accademia delle Arti Orafe sita in via della Purificazione a Roma per partecipare ad una lezione-prova. È stato amore alla prima seduta al banchetto. Dopo aver realizzato la prima fusione ed aver dato vita al mio primo pezzo in argento, ho deciso di segnarmi al Corso Globale di Oreficeria. Avevo delle nozioni approfondite di design poiché provengo dal liceo artistico come disegnatore di architettura e arredamento (Istituto Statale d’Arte “Salvatore Scoca” – Calitri) ma era un’arte con la quale non ero mai stato a contatto fino ad allora. È stato un crescendo di emozioni. Finalmente ho avuto la possibilità di accostare la mia concezione dell’arte al plasmare metalli preziosi.

 

Le donne e la mitologia greco/romana sono una componente costante nelle tue opere. Raccontaci perchè

Sono un cultore del Bello e credo che la massima espressione della bellezza si trovi proprio nel nudo femminile. D’altronde, gli esempi più significativi ci sono forniti dai maestri dell’antica civiltà greca che hanno come soggetto privilegiato la figura umana e in cui il binomio scultura-bellezza è una dicotomia fondamentale. Prediligo la mitologia classica perché spesso rappresenta il paradigma della società contemporanea. La mitologia consente di effettuare voli pindarici nel passato per sconfiggere i nuovi mostri del presente (indifferenza, stress, stalking).

 

Da cosa trai ispirazione per i tuoi gioielli?

 

Mi ispiro all’arte scultorea classica che, a mio avviso, meglio esprime il bello ideale e la perfezione plastica. Il tutto, reinterpretato soggettivamente passando dalla staticità del classico ad un dinamismo al di fuori del naturale, dato dalla contrazione massima dei muscoli che nei corpi umani compare soltanto nei momenti di intenso dolore fisico o in estremi gesti atletici. Due esperienze reali che hanno segnato la mia vita e che si ripropongono nelle mie opere.

 

Sei vincitore del IV salone internazionale del Gioiello d'arte. Cosa rappresenta per te questo premio?

 

Certo è che senza Cassano d’Adda probabilmente anche questa intervista non sarebbe mai esistita. È stato un trampolino di lancio sulle scene nazionali ed internazionali del mondo orafo, questo riconoscimento ha arricchito tanto la mia autostima. Era la prima volta che partecipavo ad una mostra-concorso ed il semplice fatto di essere stato selezionato rappresentava già un ottimo traguardo. La successiva vittoria è stata una sorpresa pienamente gratificante. È stato proprio il pubblico a premiarmi (Premio del Pubblico) e ad applicare la parola “arte” ai miei lavori. È quindi un importantissimo stimolo a perseverare ed intraprendere, spero, una lunga carriera.

 

Le tue creazioni sono esposte alla Galleria d'arte Orafa di Milano; opere dal design contemporaneo e dal gusto inconfondibile. Ne sei soddisfatto?

 

Sì, soprattutto perché ho una vetrina in una città cosmopolita conosciuta a livello mondiale come capitale della moda e dello stile italiano. Oltre al web che mi permette di far conoscere i miei lavori ad un pubblico molto esteso in modo virtuale, sono lusingato di essere stato scelto per esporre le mie collezioni in una vetrina dell’illustre quartiere di Brera. Gente proveniente da tutto il mondo avrà la possibilità di vederle “dal vivo”.

 

"La mia Aida" realizzata appositamente per Katia Ricciarelli, è stata sicuramente un successo. Ti va di parlacene?

 

Questa opera è un po’ il mio cavallo di battaglia. Precedentemente avevo realizzato altre sculture (cfr. Il Peccato Originale), però meno impegnative. Con questo lavoro, ho cercato di dare il meglio di me stesso ideandolo e creandolo per la persona che lo doveva indossare. Ho cercato di richiamare il biondo dei suoi capelli e l’azzurro dei suoi occhi in un’opera a lei molto cara: L’Aida. Lo sfondo della ceramica esprime cromaticamente il deserto nordafricano e il Nilo, collocando geograficamente l’opera nonché evocando metaforicamente la bellezza della cantante lirica. L’opera è stata anche selezionata per partecipare alla mostra intitolata “Jewellery Scape. I paesaggi del gioiello” curata da Alba Cappellieri.

 

Il bracciale "Venere e Marte" è stato da poco esposto al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno. Come hai vissuto questa esperienza?

 

Una vera gioia prendere parte ad una manifestazione così importante. È stato spettacolare e travolgente vedere un mio lavoro affiancare opere eccellenti provenienti da tutto il mondo. Pensare che fino ad allora mi ero sempre recato nei musei da semplice visitatore e mai da protagonista. Insomma, un onore immenso per la prima volta stare al di là dal vetro all’interno della teca !

 

Le tue ambizioni e aspirazioni dove speri ti faranno approdare?

 

Vorrei continuare questo contatto costruttivo con l’arte impegnandomi nella ricerca e nella sperimentazione di forme e materiali nuovi. Proseguire con la partecipazione a mostre e concorsi nazionali ed internazionali per far conoscere al pubblico il mio modo di creare gioielli.

 

 

A cura di Serena Ciarcià


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Commenti: 6
  • #1

    Marco Francescon (venerdì, 13 maggio 2011 16:30)

    Ho potuto apprezzare di persona. Dei gioelli davvero unici. Complimenti.

  • #2

    Lucia (venerdì, 13 maggio 2011 18:50)

    Gioielli davvero splendidi e dal significato profondo. Complimenti !!!!

  • #3

    Enzo Tarantino (venerdì, 13 maggio 2011 23:01)

    Stupendi!!!!!!!!!!

  • #4

    Luigi Galgano - Belgio (domenica, 15 maggio 2011 16:07)

    Gioelli sempre più belli e raffinati.
    Un vero grande artista.
    Complimenti!

  • #5

    Aldo De Rossi (domenica, 15 maggio 2011 17:19)

    Fantasia, perizia, conoscenza. Un mix di sorprendente efficacia che riempie gli occhi e la mente. Un tuffo nel passato aureo per riemergere nel futuro a colori dei materiali ceramici. Complimenti davvero!

  • #6

    Damon Trueblood (lunedì, 06 febbraio 2017 13:29)


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